lunedì 20 dicembre 2010

Azione Universitaria Trani: “ Ecco il nostro regalo di Natale: appunti per gli studenti”


In giorni di protesta, dove molto si è detto e poco si è fatto, il nucleo di Azione Universitaria Trani, continua a svolgere la sua importante funzione di auletta decentrata.
“Finalmente, afferma Claudio Scoccimarro referente di Azione Universitaria Trani, oltre ai nostri importanti servizi di modulistica, consegna statini, orientamento e postazione internet, aggiungiamo un altro importante servizio: la distribuzione di appunti delle facoltà di Giurisprudenza, Economia, Lettere, Psicologia ed Ingegneria Edile”.
Tutti i servizi, oltre la nostra tessera gratuita con la quale si ha diritto a sconti in molti punti vendita di Trani, sono disponibili presso la nostra sede in via Giustina Rocca 63, dal Lunedì al Sabato dalle 17 alle 20.
“Con l’augurio di un Buon Natale a tutti gli studenti,conclude Scoccimarro, ecco il nostro regalo per un felice anno accademico con meno stress e molti esami per tutti.”

giovedì 16 dicembre 2010

“OTIUM” TRA MONDO ANTICO ED EPOCA MODERNA

Il detto latino primum vivere diende philosophari non è realmente un canone imprescindibile nel mondo latino: moltissimi autori, infatti, elogiavano l’otium come momento di libertà e massima espressione individuale nel quale coltivare la propria cultura e dedicarsi autonomamente alla riflessione e al pensiero creativo.
E’ il caso di Seneca, Sallustio, Cicerone, alcuni tra gli autori studiati nelle scuole che lasciano le attività lavorative e politiche in nome del sapere e dello studio. “L’otium rende l’uomo simile persino agli dei”, sosteneva indirettamente tra le righe Catullo. Questo antico valore è strettamente abbinato a quello del negotium, propriamente il dedicarsi alle pratiche belliche tra i ceti aristocratici. Infatti: << Fino al V secolo la differenza tra otium e negotium era di tipo classista. >> e ciò comportava una netta distinzione sociale tra ricchi e poveri, nobili e plebei.
Oggi la questione è ben diversa, soprattutto riguardo l’attività libera: << Nella società frenetica e iperattiva in cui viviamo dire di avere del tempo libero è come pronunciare una bestemmia, commettere un reato. >> sostiene Giovanni Aquilino, direttore del distretto culturale Daunia Vetus, durante la presentazione del libro in questione “Ecotium”.
L’ultimo incontro del ciclo di presentazione si è svolto a Lucera qualche giorno fa e ha trattato il tema dell’etica sotto gli aspetti della politica, dell’informazione e della società.. La risaputa mancata conoscenza giovanile dell’attualità sposa perfettamente la tesi in questione: figli del nostro tempo siamo ormai sterili di cultura, di vita giornaliera ma iperaggiornati in materia tecnologica.
Alla fine dei conti che cosa ci resta? Una cultura del passato che ci differenzia in un sistema moderno consumistico e massificato? No, affatto: l’otium giovanile, da interpretare in chiave italianizzata di pigrizia, è un gravissimo sintomo che preannuncia una catastrofica sentenza finale che a distanza di anni darà vita ai futuri dirigenti del sistema italiano. Basta all’inerzia di fronte ai problemi che ci circondano, basta nascondersi dietro a un computer e isolarsi dal resto del mondo: siamo persone e necessitiamo del contatto diretto, dello scambio di idee ed opinioni, di un unico grande progetto finale che ci unisce tutti da portare a termine con tutta la nostra forza di volontà. Ciò che ci sta a cuore è il benessere di ciascuno di noi nel NOSTRO paese, e non la ricchezza e la prosperità degli altri.
 Informiamoci, studiamo ma soprattutto VIVIAMO la nostra vita attivamente!

Mara Nunziante

martedì 14 dicembre 2010

LENTAMENTE MUORE - P. NERUDA -

 Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità.

venerdì 10 dicembre 2010

Azione Universitaria Trani: “Dopo le proteste si contano i danni per gli studenti”



Quest’anno accademico è stato ricco di proteste, a partire dallo slittamento dell’inizio delle lezioni. Le proteste hanno raggiunto il culmine martedì 30 novembre durante l’occupazione del palazzo dell’ateneo e delle facoltà di giurisprudenza e scienze politiche.
Successivamente i manifestanti, ai quali si sono aggiunti gli studenti del politecnico, hanno organizzato un’assemblea svoltasi a Piazza Prefettura.
L’affluenza non è stata costante, in quanto alcuni manifestanti hanno lasciato la manifestazione infastiditi dalla disorganizzazione causata dalla mancata compattezza del gruppo barese.
Le proteste contro la riforma Gelmini sono state a discapito degli studenti e del loro diritto allo studio.
Il nostro allarme era chiaro, sostiene Claudio Scoccimarro, referente di Azione Universitaria Trani: “studenti sarete strumentalizzati da una sinistra che vuole tornare al potere, consolidando la posizione dei baroni”.
Tutto ciò ha provocato disagi per gli studenti, poiché non sono stati adeguatamente preparati per gli esami.
Come studenti universitari ne siamo consapevoli solo adesso a pochi giorni dai primi appelli. Confrontando gli appunti con quelli degli anni scorsi  abbiamo notato che alcune parti del programma non sono state trattate nelle lezioni. Così ci chiediamo: ne è valsa la pena visti i risultati ottenuti?
Noi protestiamo contro un presidente della regione, che sale sui tetti a Roma come uno spazzacamino.
“Il suo atteggiamento da “premier”, conclude Scoccimarro, è da bocciare, dato che invece di difendere il diritto allo studio di tutti gli studenti pugliesi, privilegia i vitalizi dei consiglieri regionali, piuttosto che erogare fondi per la copertura totale degli idonei alle borse di studio.
Noi protestiamo contro gli aumenti delle tasse universitarie, contro l’aumento delle tariffe sui trasporti, contro gli evasori che non permettono a studenti meritevoli di usufruire delle borse di studio, contro i baroni ed i rettori a vita.
Contro questo si protesta, non con chi ha voglia di dare un calcio ad un vecchio sistema universitario che colloca le università italiane agli ultimi posti tra le università europee”.