martedì 27 novembre 2012

"Catena umana pro ospedale: gli studenti dicono la loro" di Mario Tarantini


Sabato 10 Novembre centinaia di ragazzi si sono mossi per partecipare alla manifestazione contro la chiusura dell’Ospedale di Trani S. Nicola pellegrino ed è stata proprio la grande adesione da parte di studenti di tutte l’età a lasciare sorpresi. Stranamente infatti siamo stati proprio noi ragazzi a mostrare il maggiore interesse per la causa. C’è pero chi, parlando per luoghi comuni, ha affermato che noi non eravamo lì spinti dalle nostre convinzioni ma solo per evitare un’interrogazione o un compito in classe. Molto probabilmente quelle persone non sanno che cosa voglia dire essere ragazzi nel 2012. Sentirsi continuamente ripetere che saremo disoccupati, che i nostri sogni, magari quello di avere una famiglia e un lavoro dignitoso, rimarranno chiusi in un cassetto, che i nostri studi valgono poco e niente, e che se non si possiedono le giuste raccomandazioni è meglio abbandonare l’idea di diventare qualcuno. Questo vuol dire essere giovani oggi. Sentirsi completamente ignorati dalle istituzioni che giorno dopo giorno ci privano di ogni nostro punto di riferimento, lasciandoci allo sbaraglio. È stata questa ragione ha spingere la maggior parte di noi ragazzi a manifestare: il desiderio di dire no, non ci priverete anche della salute. Per questo siamo andati in piazza, insieme, uniti, con l’unico intento di bloccare questo scempio. Le riforme relative al sistema scolastico e i continui tagli ci hanno strappato via dalle nostre mani una parte del nostro futuro e ora saremmo privati anche di un atro nostro diritto che ritenevamo inalienabile: la salute.

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